Cenni biografici sul Cav. Antonio Filograna

Antonio Filograna

Antonio Filograna nasce nel 1923 a Casarano, all’epoca grosso centro agricolo dal basso Salento, estrema propaggine della provincia di Lecce. Il padre, Edoardo, esercita il mestiere di cavamonti, allora molto diffuso nella zona e consistente nell’estrazione e lavorazione di conci per l’edilizia. Compongono poi la famiglia la madre, casalinga, due fratelli di cui uno gemello ed una sorella.
Da ragazzo alterna la frequenza scolastica con l’apprendistato presso un calzaturificio locale, dove prende “confidenza” col prodotto scarpa e con tutto ciò che gravita intorno ad esso. All’età di 17 anni, desideroso di ampliare le proprie cognizioni tecniche, emigra a Milano dove l’industria delle scarpe è presente con aziende di un certo rilievo, al pari del vicino polo di Vigevano. Presso alcune di queste industrie egli presta la propria opera come operaio specializzato, traendone grossi vantaggi in termini di esperienza sul prodotto e acquisizione di tecnologie industriali in generale.
Dopo qualche tempo Filograna rientra a Casarano con la convinzione di poter realizzare nel proprio paese una moderna industria calzaturiera, sul modello di quella lombarda. Certo, qui manca tutto per realizzare un simile progetto: dalle maestranze qualificate alle strutture esterne, dai capitali ai mercati di sbocco.
Ma il giovane imprenditore non si perde d’animo e senza perdere tempo fonda la sua prima “azienda”: un piccolo laboratorio artigianale in un monolocale, a conduzione esclusivamente familiare. Siamo nel 1948 e da questo momento in poi quella azienda crescerà incessantemente fino a diventare leader del settore in Europa. Inizialmente il Sig. Filograna ricopriva tutte le funzioni aziendali, dalla progettazione alla produzione e alla vendita. Negli anni ’90 si avvale dell’opera di 2000 dipendenti che, a diversi livelli assicurano il buon funzionamento di tutti i processi aziendali. A questi se ne aggiungono diverse centinaia negli altri paesi in cui la Filanto ha allargato la propria base produttiva.
Filograna è stato ed è continuamente alla guida di questo grande complesso eccetto il periodo che va dal 13 Novembre 1980 fino la 17 Giugno 1981 durante il quale ha vissuto la terribile esperienza del sequestro, a scopo di riscatto, che avrebbe minato per sempre la sua personalità se non avesse avuto un carattere molto forte ed una incrollabile fede di rivedere la sua creatura, la fabbrica  Filanto.
La sua carica di Presidente non deve far credere ad una figura solo rappresentativa ed onorifica. Al contrario, è un uomo attivissimo e si muove a tutto campo. Gira per le sue fabbriche scorgendo a “colpo sicuro” la pur minima anomalia, indice riunioni a getto continuo con i collaboratori, imbastisce relazioni d’affari da un capo all’altro del mondo. E trova il tempo di occuparsi di tutte le altre attività del gruppo, dalle strutture commerciali ai negozi, agli alberghi, ai servizi sociali.
A chi si complimenta con lui per l’opera realizzata enfatizzandone i meriti, egli afferma di considerarsi, prima di tutto, un buon calzolaio che ha sempre amato il proprio mestiere. E’ questo amore, a suo dire, il principale fattore del suo successo. Chi lo conosce però gli attribuisce altre qualità: il coraggio innanzitutto, la tenacia, il gusto del rischio, l’intuito nella valutazione delle persone e degli affari. Il tutto sorretto sempre da una fede incrollabile.
Filograna ha anche un altro grande amore, quello per la propria terra a cui si sente legato indissolubilmente, da sempre. Aver contribuito così fattivamente al sostegno economico di questa zona è per lui motivo di immensa soddisfazione. Ma non si sente appagato: “siamo a metà dell’opera” continua a dire ai suoi collaboratori.
Tra i suoi numerosi impegni ha ricoperto, con soddisfazione della cittadinanza, la carica di assessore al Comune di Casarano e di Presidente Onorario del CISI di Lecce che ha realizzato una interessante struttura per la promozione imprenditoriale nella Zona Industriale di Casarano.
Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del PASTIS-CNRSM di Brindisi, un importante ed avviato “Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dei Materiali”
Ha donato un “Centro Mobile di Rianimazione” all’Ospedale “Francesco Ferrari” di Casarano e si è reso promotore della costituzione di un Comitato, di cui è stato Presidente, che ha donato una TAC sempre all’Ospedale di Casarano.
Nel 1997 è stato insignito del titolo di “Cavaliere del Lavoro”. Ci lascia il 06 agosto 2011.